

Carroll Borland

Un'Ombra di Grazia e Mistero sul Grande Schermo : Carroll Borland.
Nel vasto e fascinoso panorama delle arti cinematografiche, ove figure di grandezza smagliante affascinavano
le folle, v'erano talvolta presenze più discrete, eppure dotate di un'aura così peculiare da rimanere
impresse nell'immaginario collettivo con forza indelebile.
Tra queste si annovera Carroll Borland, la cui essenza artistica, sebbene non sempre in piena
luce, risplendette con una singolare e incantata intensità.
Ella fu non soltanto attrice, ma altresì dotta professoressa e autrice di penna raffinata, lasciando il
segno in diversi campi del sapere e dell'arte.
+ Le Origini di un'Anima Sensibile (1914-1934) +
La luce di questo mondo salutò la giovane Carroll il venticinquesimo giorno di febbraio dell'anno
1914, nella solare città di Fresno, in California.
La sua fanciullezza si svolse ad Alameda, sempre in California, ove fin dai primissimi anni si
dedicò con grazia allo studio dell'arte coreutica del balletto, apprendendo così la
disciplina del movimento e l'eleganza della posa.
Crescendo, il suo spirito sensibile fu irrimediabilmente attratto dal richiamo del palcoscenico e dalle
sfumature dell'animo umano.
Ella intraprese dunque gli studi drammatici presso la rinomata Università della California a Berkeley.
Fu in quest'epoca di formazione che il suo destino si intrecciò con quello di una leggenda vivente: il
celebre Bela Lugosi, il cui nome era già scolpito nel marmo della storia cinematografica per la sua
maestosa interpretazione del Conte Dracula.
Prima ancora di giungere al grande schermo, la giovane Borland aveva già avuto il privilegio di calcare
le tavole di un'illustre produzione teatrale di Dracula al fianco del Lugosi medesimo, ove
ella interpretava il personaggio di Lucy.
Fu con una spiccata intelligenza e un'audacia intellettuale che la signorina Borland catturò
l'attenzione del maestro.
Si narra infatti che ella, con acume, avesse indirizzato una missiva al Lugosi, suggerendo come il
Principe delle Tenebre, lungi dal perire definitivamente al termine del romanzo, potesse dissolversi in
cenere al calar del sole.
Tale intuizione le valse non solo il plauso del grande attore, ma anche una parte nella pièce teatrale.
Sebbene col tempo ella tendesse a esagerare la vicinanza del rapporto "paterno" con Lugosi, come
dimostrato dalla sua descrizione delle esequie di questi, alle quali invero non partecipò, è innegabile
che tra i due vi fosse un profondo rispetto artistico.

+ L'Ascesa nel Crepuscolo Cinematografico: Luna, l'Icona (1935) +
Il culmine della sua pur concisa parabola cinematografica si manifestò nell'anno 1935, allorché il maestro
dell'inquietudine, il regista Tod Browning – già demiurgo di "Dracula" – la volle al fianco del suo
mentore Lugosi nella suggestiva pellicola "Il Segno del Vampiro" (Mark of the Vampire).
In questa tela cinematografica, intessuta di mistero e di vibranti suggestioni gotiche, Carroll Borland diede
vita al personaggio di Luna, la spettrale e silenziosa "figlia" del Conte Mora, incarnato con la
consueta intensità dal Lugosi.
Non fu la quantità delle battute a definire la sua interpretazione, bensì la potenza del suo mutismo eloquente.
Avvolta in un sudario disegnato dall'illustre Adrian, con il viso cereo incorniciato da una cascata di capelli
corvini che le giungevano sino alla vita, e gli occhi che parevano finestre su abissi di antica sofferenza, la sua
Luna divenne un'icona immediata.
La sua figura, che scivolava con eterea leggerezza tra le rovine di un castello infestato, evocava un senso di
sublime orrore, un'aura di bellezza maledetta che la rese indimenticabile.
La sua presenza scenica, fatta di sguardi carichi di significato e movimenti misurati, contribuì a creare
un'atmosfera di palpabile terrore e fascino.
Fu un ruolo che le calzò come un guanto, dimostrando una rara capacità di comunicare l'indicibile attraverso
la semplice, ma potentissima, presenza, definendo per anni il canone della vampira femminile nel cinema.

+ Oltre il Riflettore: Un Legato di Penna e Ombre +
Dopo l'eco di "Il Segno del Vampiro", la carriera cinematografica di Carroll Borland non seguì un percorso
di grande espansione.
Ella si ritirò dalle scene nell'anno 1953, sebbene le sue precedenti e successive apparizioni sul grande
schermo fossero state limitate a un breve cortometraggio nell'anno 1933 e a un'apparizione non accreditata
nel celebre serial "Flash Gordon" nell'anno 1936.
Fu solamente molto tempo dopo, allorché il regista Fred Olen Ray la volle per le sue pellicole
Scalps (nell'anno 1983) e Biohazard (nell'anno 1985), che la signorina Borland fece un breve
ritorno dinanzi alla macchina da presa.
Oltre al suo contributo al cinema, la Borland si dedicò altresì all'arte della scrittura.
Il suo romanzo, intitolato Countess Dracula, vide la luce delle stampe per i tipi della Magicimage Filmbooks
nel marzo dell'anno 1994, appena un mese dopo la sua dipartita, a testimonianza di un talento che
trascendeva i confini della recitazione.
+ L'Ultimo Sipario (1994) +
Nei suoi ultimi anni, Carroll Borland fu afflitta da problemi di salute, tra cui il diabete.
Ella decise allora di trasferirsi dalla sua dimora nella Napa Valley ad Arlington, in Virginia, per potersi
stringere alla sua unica figlia.
Fu in una comunità per anziani di Arlington che Carroll Borland rese l'anima a Dio il terzo giorno
di febbraio dell'anno 1994, all'età di ottant'anni, a causa di una polmonite, complicazione delle sue
preesistenti infermità.
Il suo corpo venne cremato, e le sue ceneri furono disperse nella Baia di San Francisco dalla sua
stessa figlia, un ultimo, intimo gesto d'amore.
Carroll Borland non lasciò una vasta filmografia, ma un'impronta indelebile, dimostrando come una
singola, intensa interpretazione possa bastare a scolpire il proprio nome nella storia del cinema.
La sua figura rimane un monito gentile: la vera arte non si misura sempre in volume, ma nella capacità di
evocare, di suggestionare, di lasciare nel cuore dello spettatore un'eco che risuona ben oltre la fine
della proiezione.
La sua Luna, silenziosa e maestosa, continua a vegliare nel pantheon dei grandi personaggi del terrore, un
simbolo perenne della forza espressiva che si può celare dietro un volto d'ombra, custode di una vita privata
vissuta con la medesima, discreta dignità che permeava la sua arte.
+ Filmografia Essenziale +
1935: Il Segno del Vampiro (Mark of the Vampire) – nel ruolo di Luna
1936: Flash Gordon (serial) – (non accreditata)
1983: Scalps
1985: Biohazard
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