Vendetta di una nave






Un Prodigio Marittimo e un Ricongiungimento Commovente.

Cinque vascelli avevano incontrato il loro fato nefasto, eppure, per singolare grazia del destino, l'equipaggio
del "Mermaid" ne era emerso indenne ad ogni sciagura, senza che anima viva perisse o subisse pur
la minima lesione.
Le uniche a non ostentare soverchia letizia furono, come è facile immaginare, le compagnie d'assicurazione.

Già questi eventi, di per sé, si annunciano come eccezionali, ma a ciò si aggiunge un seguito che tocca le
corde più intime del cuore.
Tra i passeggeri del "City of Leeds" viaggiava una veneranda signora inglese, Sarah Richley, la cui salute
era talmente cagionevole che il medico di bordo, il Dottor Thomas Spark, disperava ormai di poterle recare soccorso.

La Signora Richley aveva confidato ad alcuni commilitoni di viaggio che la sua meta era l'Australia, nella
speranza di ritrovare il suo figliuolo, Peter.
Questi, quindici anni addietro, era fuggito di casa, arruolandosi nella Reale Marina Britannica e venendo
spedito in quelle lontane contrade oceaniche, senza mai più dare notizia di sé.
Tutto ciò che ella era riuscita a sapere era che, terminato il suo servizio, si era dileguato.
Nel delirio della sua infermità, la povera donna invocava incessantemente il nome del figlio.
Il dottore, mosso a pietà, deliberò allora di renderle meno penosi gli ultimi istanti di vita: avrebbe
cercato un marinaio che avesse una qualche somiglianza con il perduto Peter Richley e lo avrebbe
fatto passare per il figlio smarrito.

Si recò dunque sul ponte, scrutò l'orizzonte e, infine, scorse l'uomo adatto: un membro dell'equipaggio del
"Mermaid", di circa trent'anni, nativo d'Inghilterra, con occhi azzurri e capelli castani, il quale acconsentì
a prender parte a questa pietosa messa in scena.
Insieme scesero sottocoperta e si fermarono dinanzi alla cabina della donna.

"Ora tocca a voi," disse il dottore, "Questa donna si chiama Sarah Richley e proviene dallo Yorkshire.
Voi siete..." Ma s'interruppe, rimanendo immobile: il marinaio era impallidito e si era appoggiato alla
parete della cabina.

"C'è qualcosa che non va?" chiese il medico, con un tono velato di preoccupazione.
"Mio Dio, dottore," rispose il marinaio, mentre grosse lacrime gli solcavano il viso, "vedete, io sono veramente
Peter Richley. Accompagnatemi da mia madre, ve ne scongiuro."

La felicità, si sa, è la più efficace delle medicine, e la Signora Richley si riprese e guarì miracolosamente.
Suo figlio le edificò una dimora a Sydney, dove vissero insieme per molti anni, condividendo le
gioie del loro inatteso ricongiungimento.

Il destino, talvolta, è strano e intesse trame imprevedibili; altre volte, si rivela un amico fedele.




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